Corsica: l'arrampicata e le vie di più tiri

La Corsica delle vie lunghe è un pianeta a sé, forse ancora più affascinante di quello delle falesie di arrampicata sportiva. Di Maurizio Oviglia
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Sulla via Jeef (Punta U Corbu, Bavella, Corsica)
Maurizio Oviglia

La Corsica delle vie lunghe è un pianeta a sé, forse ancora più affascinante di quello delle falesie di arrampicata sportiva. Infatti, già da molti anni gli arrampicatori corsi hanno compreso le potenzialità della loro isola in questo senso, per cui ci troviamo di fronte ad una scelta sterminata di vie. Se (a differenza della vicina Sardegna) le vie su roccia calcarea si possono contare sulle dita di una sola mano, il granito invece abbonda e una zona come quella di Bavella che può da sola essere considerata uno dei paradisi europei dell’arrampicata granitica.

Il fatto poi che essa sia poco conosciuta, non vuol dire che sia meno bella ed interessante della Valle dell’Orco o della Val di Mello. È solo la conseguenza della poca pubblicità fatta dagli arrampicatori locali, gelosi della propria ricchezza minerale e desiderosi di mantenerne intatta l’anima selvaggia.
Se analizziamo l’isola sotto questo profilo e cerchiamo delle scalate lunghe su bella roccia granitica, ci troveremo di fronte ad almeno un migliaio di vie! È quindi necessario restringere il campo di ricerca, come si fa per internet.

VIA
DIFFICOLTA'
BELLEZZA
1. Dèmocratia 6c max

Si tratta di una splendida via granitica, con stile di scalata simile alle vie alpine.

2. Masino 6a+ max
Una grande classica su granito perfetto ma in stile un poco “chamoniard” che risulterà un poco ostico agli arrampicatori poco avvezzi. Caratteristiche sono infatti le fessure off-width, un poco mitigate dalla recente spittatura.

3. JPQ 7a max
Non è la più facile ma sicuramente la più classica della parete.

4. Le dos de l’éléphant 6c max
Grandiosa struttura e bellissima via di placca, impegnativa e esposta, nonostante la riattrezzatura recente.

5. Jeef 7a+ max
Nettamente più difficile del Dos de l’éléphant, questa via è un capolavoro di estetica ed impegno. Le foto della via hanno fatto il giro delle riviste del mondo.

6. Symponie d'automne 6a+ max
Bella scalata di placca sospesa su un lago di colore blu intenso. Originale anche la prima lunghezza, una traversata su filo metallico a pelo d’acqua!

7. Ombre et Lumiere 6b/6b+ max
Splendida scalata granitica su roccia incredibilmente lavorata. La via si sviluppa sul lato sinistro della guglia del Rossolino, incassata nella stretta valle del Tavignano, seguendo una linea di diedri fantastici, intervallati da muri verticali ad appigli tondi.

8. Chanson de Près verts 7a max
Arrampicata meno bella di Ombre e Lumiere ma con alcuni tiri molto interessanti.

9. Jimmy 6c max
Il Capu Aliri è un duomo di granito che affonda verso sud una bella parete di placche.

10. Senza nome 6b max
A sud del Capu Aliri questa sommità poco appariscente offre in realtà due belle scalate ed è probabile che molte altre ne nasceranno in futuro, considerato che ci sono ancora parecchie possibilità.

11. Pietra di Luna 7a max
Questa via fu la prima aperta su questa cima e pertanto i primi salitori cercarono il massimo sviluppo, che trovarono sulla parete sud.

Se ci interessa la via moderna e non il terreno d’avventura, come si dice in Francia, allora la scelta rimane vasta, ma escluderemo un gran numero di arrampicate che possono dirsi molto avventurose, e non solo per il fatto di non prevedere gli spit lungo il percorso! Notoriamente gli avvicinamenti sono complicati (macchia intricatissima) e le informazioni lasciate dai primi salitori sono (volutamente) laconiche. Tutto ciò è ben peggio di quel che potrebbe sembrare, soprattutto per chi è abituato alle Alpi. Sbagliare sentiero di accesso è veramente un dramma, a meno di non avere un macete o un lanciafiamme! E, pur con tutte le informazioni che si possono dare e contravvenendo quindi al desiderio dei corsi, vi capiterà senz’altro qualche piccola esperienza di questo tipo e potrete farvi un’idea.

Se vogliamo dunque delle scalate a spit dovremo invece scegliere tra delle vere vie stile big-wall, semi-attrezzate (talvolta difficilissime e quasi improponibili in un articolo destinato al pubblico di massa), e degli itinerari più abbordabili. Ma scegliendo ovviamente la seconda opzione, dovremo ancora distinguere tra quelle vie che presentino un avvicinamento umano e quelle che vi costringono a più di 4 ore di macchia mediterranea senza sentiero.

Ecco, la scelta è fatta, e avrete capito quali itinerari troverete in questo primo assaggio di Corsica “lunga”. Pur limitando l’avventura, godrete però di panorami e ambienti mozzafiato. I massicci che ho scelto sono infatti i più belli: la Bavella e la Restonica, naturalmente, con in più le valli adiacenti alla cittadina di Corte. Si tratta di vie relativamente abbordabili e ben protette, dove spesso sono superflui anche i nut e i friend. Ma attenzione, ciò non vuol dire che esse siano sempre chiodate stile falesia, o che siano banali! Sono invece raccomandabili due corde da 50 m (meglio 55 o 60 m) e il casco.

Il periodo ideale per fare le salite proposte sono le mezze stagioni. In estate può far molto caldo e le vie sulle Teghie Lisce sotto Bavella possono risultare impraticabili.

INFO
Accesso alla Corsica
L’isola è raggiungibile via mare o via aria. I porti principali sono Ajaccio, Bastia e Bonifacio. Gli aereoporti sono Ajaccio, Bastia, Calvi e Figari.

Le strade/itinerario consigliato
Le strade corse sono famose per essere strette e tortuose. Ad eccezione della litoranea orientale, occorre fare molta attenzione quando si incrocia un altro veicolo e ricordare che spesso i locali non usano il clacson! Un itinerario consigliato è quello di raggiungere Corte da Bastia e soggiornarvi per alcuni giorni visitando le vallate circostanti. A questo punto la zona di Bavella, seconda tappa del viaggio, sarà raggiungibile dalla costa est (da Solenzara) o con un percorso tortuoso e molto più lungo che attraversa i paesini di Ghisoni e di Quenza. Data l’evidente disomogeneità l’autore ha apportato piccole variazioni alle valutazioni che troverete nelle varie pubblicazioni. L’autore si scusa di eventuali inesattezze.

Bavella
Uno dei paradisi europei dell’arrampicata su granito, Bavella si compone di una serie di torri (le Aiguilles) nei dintorni del Col de Bavella e di una gran quantità di pareti sparse nei valloni laterali. Alcune formazioni rocciose ricordano quelle della Gallura sarda, a duomi di granito, mentre altre sono di tipo più alpino, delle vere e proprie cime rocciose. Grandiose sono le placche del massiccio del Polischellu (Teghie Lisce), apparentemente inscalabili, veramente un angolo di Yosemite in pieno Mediterraneo. Completano il quadro la bellissima guglia della Punta Lunarda (un piccolo Dru) e le pareti selvaggie e isolate della Tafunata di Paliri o tutte quelle dove lo sguardo si perde, che spesso paiono tanto lontane quanto irraggiungibili.

Restonica
Si tratta di una lunga vallata che parte dalla cittadina di Corte e si inoltra nel cuore delle montagne corse, sino ai 2600 metri del Monte Renoso. Siamo in presenza di un ambiente decisamente meno selvaggio di Bavella e di tipo più alpino. Alcune vie si svolgono a 2000 metri, al cospetto di bellissimi laghi di un blu intenso. Nei dintorni esistono svariate possibilità di compiere salite classiche a tutte le quote, secondo la temperatura e la stagione. Gli avvicinamenti sono normalmente meno complicati e su terreno più libero da macchia mediterranea.

Tavignano
Pure questa valle inizia da Corte e prosegue quasi pianeggiante per diversi chilometri. Di aspetto meno alpino della Restonica, questa valle propone delle belle pareti, soprattutto nella sua parte mediana. Il fiume, il Tavignano, forma bellissime pozze di acqua cristallina, per la gioia dei bagnanti in estate. I duomi di granito del Capu Aliri, nella parte alta, sono tanto distanti da meritare un accesso alternativo dall’adiacente valle del Golo (Calacuccia).

La roccia: Il granito corso è notoriamente di colore ocra e crivellato da tafoni, cioè buchi ed erosioni di ogni dimensione. A Bavella questi raggiungono una grandezza e una bellezza sorprendente, così pure nella vallata del Tavignano la lavorazione del granito appare simile a quella del calcare! In altre zone, per contro, la roccia è del tutto simile allo gneiss alpino.
arrampicare in Corsica
La chiodatura: è quanto mai eterogenea e quindi specificata in ogni via. Si va dai vecchi spit da 8 ai moderni fix da 10 mm inox. Anche le distanze tra gli ancoraggi sono quanto mai variabili.
L’attrezzatura: Oltre alla normale attrezzatura da via lunga moderna (12 rinvii, moschettoni a ghiera, cordino per prusik, 2 corde da 50 m, casco), è utile avere qualche nut e friends e moschettone da calata. Come abbigliamento prevedere anche il vestiario di montagna, a seconda della stagione. In estate è utile il costume da bagno per un tuffo nei laghi o nelle bellissime pozze dei fiumi.
Lo stile di scalata: La gran parte delle vie proposte presenta uno stile granitico classico, con progressione su placca appoggiata tecnica. Fanno eccezione le vie del Rossolino, atletiche, e quelle della Punta dell’Acellu, che presentano fessure off-width. Non manca qualche strapiombo a tafoni.
Periodo migliore: Il periodo migliore per arrampicare in Corsica va da settembre all'autunno.
Meteo: Ottimo ed attendibile il servizio meteorologico della Francia, raggiungibile telefonicamente anche dall'Italia col numero 0033 836 680205;
Cartografia: Sono reperibili sul posto una gran quantità di cartine. Le più dettagliate sono molto costose, sino a 20.000 lire la copia.
Bibliografia
Arrampicate sportive in Corsica di Maurizio Oviglia
Guide d'escalade en Corse, Tome I. Jean Paul Quilici e Bernard Vaucher, Ed. de l'Envol, 2000, in francese. Tutte le vie lunghe della Bavella in una guida di veste tradizionale molto curata ed esaustiva. Foto dei percorsi ma assenza di schizzi e relazioni.
Corse, l'ile verticale. Martial Lacroix e Pierre Sanchou, Ed. Adrénaline, 1999, in francese. Una esautiva selezione di 72 bellissime vie lunghe su tutta l'isola, veste grafica curata. Qualche avvicinamento “molto” approssimativo.

Altre info utili
Costi: La Corsica è piuttosto cara. Volendo mangiare al ristorante, anche scegliendo un menu a prezzo fisso, è difficile scendere sotto i 100 FF a testa.
Campeggi - In Corsica il campeggio libero è vietato e la sorveglianza è abbastanza stretta. Considerato il basso costo dei campeggi è quindi consigliabile usufruirne. Personalmente consiglio il campeggio all’ingresso di Corte (sul fiume Restonica) e il campeggio municipale di Zonza. Si spende poco e si gode di una discreta tranquillità.




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