Un week end lungo nella Val di Susa: arrampicata, architettura e trekking

Elio Bonfanti prosegue il suo viaggio in Piemonte per presentarci le bellezze della Val di Susa: arrampicata, architettura e trekking per un intenso weekend lungo in montagna.
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Guglia di Mezzodì e Tour Jeaune de Barabbas
archivio Elio Bonfanti
Proseguendo nel solco tracciato dal precedente articolo, sul sestante che abbiamo in saccoccia ci spostiamo verso Ovest di qualche grado ed ecco che imbocchiamo la Val di Susa a molti nota soprattutto per le oramai annose vicende legate alla T.A.V ed agli scontri che avvengono a proposito di questo progetto. Se madre natura ha dato a questa valle un sacco di meravigliose caratteristiche, purtroppo nei secoli l’uomo con un meticoloso lavoro di demolizione ha contribuito in maniera determinante a renderla, diciamolo con un eufemismo, un po meno bella. Pensate che nel punto più stretto la bassa valle misura poco più di un chilometro ed in questo è solcata da un autostrada, da due statali, la 24 e la 25, da una ferrovia e da due provinciali che corrono sotto monte. Non ho strumenti e conoscenze sufficienti per giudicare se questa T.A.V va fatta o no ma di fatto da perfetto ignorante in materia, mi pare che in valle di asfalto e cemento ce ne sia già veramente tanto.

Nei secoli la valle ha sempre goduto di un importanza strategica enorme in quanto sia il passo del Monginevro che quello del Moncenisio sono sempre stati transitabili dando modo di essere attraversati sia dagli eserciti (Carlo Magno nel 773) che dai pellegrini e dai commercianti. La via seguita da queste genti è oggi chiamata la via “Francigena”, questa si snoda lungo le valli con un percorso di circa 170 chilometri e percorrerla oggi vuol dire fare un tuffo nella storia e nell’arte di questo territorio arricchito dal fascino della commistione tra le varie culture di coloro che nei secoli l’hanno attraversata.

La Val di Susa si sviluppa a ovest di Torino ed ha al suo ingresso la città di Rivoli che con il suo Castello ora adibito a Museo di arte moderna accoglie per una interessante sosta culturale coloro i quali non volessero approfittare subito delle varie falesie prossime alla città. La prima la incontriamo ad Avigliana ricavata nell’ex cava Bertonasso, dove la posizione molto riparata la rende il luogo ideale per le giornate invernali e per le famiglie. Avigliana famosa per il suo borgo medioevale è poi impreziosita da due bellissimi laghi ed è il punto di partenza della strada per raggiungere La Sacra di San Michele. Questo gioiello architettonico in stile Romano-Gotico nato attorno all’anno 1000 ed oggi quasi completamente restaurato si erge sopra lo sperone roccioso “Monte Pirchiriano” che con un dislivello di circa 600 metri dal piano vallivo lo pone in posizione strategica per osservare l’antico traffico sulla via Francigena. La sacra di San Michele che ha ispirato Umberto Eco nella stesura della sceneggiatura del famosissimo “In nome della Rosa” è costruita su un asse rettilineo che la collega con Mont S. Michel in Francia e con l’abbazia di San Michele Arcangelo in provincia di Foggia ma la cosa interessante è che il prolungamento di tale linea retta trova in Gerusalemme il suo punto di arrivo. Ne consegue che questa è una meta assolutamente da non perdere ed è possibile visitarla facendo una bella escursione che impegnerà tutta la giornata in quanto, sia una mulattiera che una via ferrata che partono da S. Ambrogio di Susa, conducono sino alla porta della Sacra. Ad Avigliana è inoltre possibile visitare il museo dedicato ad Alfred Nobel ed alla Dinamite.

Superata la falesia di Avigliana risalendo la valle incontriamo la Falesia di Caprie che con il settore delle “pozze” permette di arrampicare godendo del refrigerio dato dalle acque del torrente Sessi, anche nei giorni più caldi. Più o meno tutte le strutture rocciose che incombono sul piccolo abitato sono state scalate e molte di queste sono state recentemente riattrezzate secondo i moderni canoni dell’ rrampicata in falesia. Potrete quindi cimentarvi a vostro piacimento sia su monotiri che su itinerari di più lunghezze. Anche qui una facile via ferrata vi condurrà sul punto più alto delle pareti. Con la nascita del torrentismo il torrente Sessi è da alcuni anni praticato per questa disciplina e la sua discesa è valutata di livello: Blu. Poi dalla vicina “Rocca sella” vi è un buon punto di decollo per il parapendio

Proseguendo verso monte incontriamo parecchie falesie costituite generalmente da molti settori che fanno si che ognuna di queste, tranne rari casi, si adatti ad ogni tipo di arrampicatore. Borgone di Susa, Striature nere, Los Area , Foresto, Il Catteissard, Novalesa sono solo alcune di queste possibilità che si trovano ben illustrate sul libro Passaggio a Nord Ovest e sul sito www.altox.it. Per i torrentisti un'altra interessante discesa sempre di livello Blu può essere effettuata nell’Orrido di Foresto. Un discorso a parte lo merita l’orrido di Chianocco che con la riserva naturale del Leccio, con la sua breve Ferrata ed alcuni difficili itinerari di arrampicata sportiva, è sotto il profilo ambientale un luogo molto interessante. Raggiunta Susa la valle si biforca verso nord conduce a Novalesa ed al colle del Moncenisio, mentre verso ovest porta al colle del Monginevro transitando vicino alle rinomate stazioni sciistiche di Sauze d’oulx, di Bardonecchia e di San Sicario, teatro delle olimpiadi invernali del 2006. La cittadina di Susa, antica Segusium, è posta alla confluenza tra il torrente Cenischia e la Dora Riparia ed anch’essa merita una sosta. Conserva molte vestigia pre-romaniche e romaniche tra cui un bellissimo anfiteatro, l’arco di Augusto e l’acquedotto.

La vicina Novalesa è sovrastata dall’imponente mole del Rocciamelone che con un dislivello Himalaiano incombe sulla valle del Moncenisio “Cenischia”. In loco forse più che la falesia del posto, la famosissima Abbazia benedettina merita un attenta visita. Questa venne fondata nel 726 d.c ed oggi perfettamente restaurata offre interessanti visite guidate che riportano idealmente ai grandi viaggiatori medioevali o ai pellegrini che negli spostamenti tra i luoghi di culto erano talvolta obbligati a trascorrervi l’inverno per attendere la praticabilità del valico del Moncenisio. Molto interessanti le pagine di storia riguardanti un ghetto Ebraico che era stato creato nell’abitato e che trattandosi allora di posto di confine presiedeva agli scambi di danaro con la Francia. Questa breve valle laterale d’inverno offre numerose cascate di ghiaccio che per la modesta quota non sempre sono in buone condizioni ma se si sale fin quasi sotto al Colle ecco che alle “Scale del Moncenisio” una falesia di Dry tooling ed una serie di bellissimi flussi ghiacciati attendono di essere visitati con un breve avvicinamento.

Un'altra interessante perla di questa piccola valle e di cui non restano che poche vestigia è l’ottocentesca Ferrovia Fell che con ardite soluzioni tecniche ed in 77 chilometri conduceva in sole !!! cinque ore da Susa a Lanslebourg in Francia. Sempre in questo ramo della valle di Susa tra i vari percorsi escursionistici di un certo interesse troviamo il sentiero dei Monaci che dall’abitato di Giaglione (700m) permette in alcune ore di raggiungere i 1500m del paese di Bar Cenisio. Un bel modo per collegare tutta la bassa val di Susa e quindi Falesie, luoghi di interesse storico culturale o punti di semplice svago, è la bicicletta in quanto un ottima e poco trafficata ciclo via da Avigliana raggiunge Susa.

Imboccando la strada che conduce al Monginevro dopo pochi tornanti si incontra Gravere dove una piccola falesia di facile accesso permette di scalare in barba alla calura estiva. Dopo di che si sale decisamente transitando a Chiomonte dove gli evidenti pilastri di calcestruzzo dell’autostrada del Frejus non contribuiscono certo a migliorare il panorama. Una volta raggiunta Exilles le cose vanno un po meglio ed il Forte di Exilles non mancherà di ripagare chi avrà voglia di fermarsi a dargli un occhiata. Di qui in avanti si entra nell’alta val Susa dove l’inverno è prodigo di molte e belle cascate disseminate in tutta la valle ma che in Valle Argentera, nell’Orrido del Frejus e nel “Vallone di Rochemolles” raggiungono un alta concentrazione. Per quanto riguarda la Roccia pur non trovandoci in Dolomiti le cose non vanno poi così male, a Bardonecchia abbiamo l’ormai mitica “Parete dei Militi” dove nel 1985 si svolse la prima gara di arrampicata sportiva al mondo, un po più in alto troviamo la Rognosa d’Etiache e verso il Monginevro abbiamo il Monte Furgon. Prima di Claviere dalla parte opposta della gola c’é la rocca Clari, dove un'altra aerea via ferrata può essere un alternativa alle vie di arrampicata sportiva tutte sempre ampiamente descritte sul libro e sul sito precedentemente richiamato. Altre belle falesie estive che possiamo trovare in alta valle sono una, unitamente ad un bel circuito di blocchi, in prossimità del Rifugio Mariannina Levi Molinari, e l’altra quella della Griserie che è posta in un canyon una mezz’oretta sopra l'abitato di Rhuilles. Un bellissimo giro ad anello in M.T.B con partenza da Sauze di Cesana si sviluppa su una strada militare che conduce in vetta alla cima del Bosco da dove poi, su ampi prati, si può agevolmente scendere sull’opposto versante raggiungendo l’abitato di Thuras ed infine il punto di partenza.

Certamente sia la Griserie che la valle stretta, dove si trova la parete dei militi sono i luoghi ideali per passare una bella giornata anche accompagnati dalla famiglia in quanto le passeggiate che vi si possono svolgere sono in un ambiente montano di grande bellezza dove le foreste di conifere pian piano lasciano spazio agli alti pascoli ed alcuni laghetti di facile accesso possono essere il punto conclusivo di una gita.

La parte legata alla cucina rispecchia in pieno le tradizioni delle valli Piemontesi anche se ci sono alcuni piatti particolari quali il “Bunie” che è carne seccata sotto sale servita con della crema al ginepro e germogli di abete. Oppure la carne di vitello alle patate ed il cinghiale alle castagne. La castagna è uno dei fiori all’occhiello delle valli, tanto da avere ottenuto il marchio IGP, e da non perdere è anche la fragrante focaccia di Susa. Qualche piccolo vigneto è stato ripreso nei pressi di Chiomonte e di Exilles ed il poco vino prodotto dal vitigno autoctono l’Avanà è asprigno e di pronta beva.

Cartografia:
Istituto geografico Centrale: Valli di Susa, Chisone e Germanasca n° 1 carta al 1:50.000
Istituto geografico Centrale: Bardonecchia, Monte Thabor, Sauze d’ oulx n° 104 carta al 1: 25.000
Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line

Bibliografia:
Passaggio a Nord ovest, di M. Oviglia e F. Michelin edizioni Versante Sud
Alpi Cozie Settentrionali, Guida dei monti d’ Italia CAI-TCI
Un passo verso il cielo. Arrampicata sportiva in Val di Susa di Pietro Mattiel e Ivana Bortoluzzo (Fraternali editore)

Punti di appoggio:
Rifugio Scarfiotti valle di Rochemolles (Bardonecchia) 0122 – 901892
Rifugio Levi – Molinari in località Grange della valle (Exilles) 0122 588241
Rifugio Terzo Alpini Valle Stretta (Bardonecchia) 0122 902071
Campeggio Pro Loco Bussoleno, SS 25 Via del Campeggio, Tel. 0122 49142 0122 49142
Camping Gran Bosco***, S.S. 24 Monginevro km 75, tel. 0122 854653 0122 854653
Campeggio Pian del Colle in località pian del colle (Bardonecchia melezet) 0122 901452
A Susa esiste la possibilità di sosta diurna e/o notturna presso l’Area attrezzata per i camper nel parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria. Info Comune, tel. 0122 648311 0122 648311

Negozi di Articoli sportivi
Trekking sport Corso torino 6 Avigliana 011 9348812
Albi sport Via Gran Breda 23 Novalesa (TO) - Tel / Fax: +39 0122 653230

Siti on line :
www.fortediexilles.it Informazioni sul forte di Exilles
www.fortebramafam.it Informazioni sul forte di Bramafam
www.montagnedoc.it ATL valli di Susa, Sangone e Pinerolese
www.turismotorino.org portale informatico per tutte le attività del tempo libero
www.altox.it sito di un associazione di guide alpine della valle che recensisce molti itinerari sia di arrampicata che alpinistici.

SCHEDA: Boia chi dimentica, Parete dei Militi, Bardonecchia

Buon fine settimana.
Elio Bonfanti



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