La rinascita di Jerzu in Sardegna

Maurizio Oviglia presenta le ultime novità di Jerzu, una della zone più belle e frequentate della Sardegna per l'arrampicata sportiva.
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Cecilia Marchi sulle nuove vie del Castello (Jerzu)
Maurizio Oviglia

Jerzu è una delle pareti di arrampicata più conosciute della Sardegna. Forse però non tutti sanno che il primo a salire le rocce della falesia del Castello di Jerzu fu addirittura Marco Bernardi, nel lontano 1980. Marco aveva con se martello e chiodi e nessuno si sarebbe accorto del suo passaggio, se non fosse stato per “Mezzogiorno di Pietra” di Alessandro Gogna, una delle “bibbie” che non dovrebbe mancare nella libreria di un climber… Tuttavia solo nel 1989 iniziai, insieme ad alcuni amici, la chiodatura sistematica a spit di queste pareti che nel 1996 videro i primi aiuti finanziari delle amministrazioni locali. In questo senso, gli amministratori ogliastrini son sempre stati lungimiranti, i primi (e talvolta purtroppo gli unici) a comprendere l’importanza del dare l’aiuto a noi chiodatori. Inoltre, gli amministratori e gli albergatori di Jerzu ed Ulassai, hanno sempre incoraggiato i chiodatori storici, coloro cioè che avevano già in gran parte investito in precedenza, attingendo alle loro risorse. Una falesia attrezzata è come un campo sportivo, dico spesso ai sindaci, rimane a voi come eredità e, oltre alle indubbie possibilità turistiche che offre, è un ottima opportunità per i giovani del vostro paese.

Comunque sia dopo l’attrezzatura di tre grandi settori a Jerzu, anche il vicino paese di Ulassai si è interessato all’arrampicata. Le pareti di questo piccolo e suggestivo paesino ricco di storia e di cultura, a soli 5 km da Jerzu, sono eccezionali e grazie all’albergatore Tonino Lai (che ha coinvolto la Pro Loco, spesso combattendo contro tutto e tutti) sono nate bellissime falesie come Lecorci e il Canyon, essenzialmente ad opera di Vlady Selis, Simone Sarti (settore Canyon), Gianluca Piras (settore Lecorci), Giampaolo Mocci (settore Cave of Dream) e ancora il sottoscritto.

Ad oggi il comprensorio di Jerzu ed Ulassai sfiora le 400/500 vie ed è frequentato soprattutto in estate, anche se a ben vedere è possibile scalare tutto l’anno. In passato le vie sono state spesso tacciate di essere troppo tecniche e di dita, per specialisti insomma! Ma con gli ultimi settori nati a Ulassai su tacche più generose ma in strapiombo, anche chi aveva sempre storto il naso si è dovuto ricredere!

Dopo un periodo in cui Jerzu è stato poco frequentato ed i grossi flussi provenienti dal continente hanno preferito destinazioni più alla moda come Isili o Cala Gonone, ultimamente le cose stanno dunque cambiando. Nell’ultima stagione estiva il Canyon di Ulassai sembrava una falesia spagnola, con gran pienone e prese (purtroppo!!!) tutte segnate! Il piemontese Matteo Cappa, spesso aiutato dal sempreverde e motivato Simone Sarti, ha aggiunto nel canyon splendide vie difficili mentre Maurizio Oviglia e Cecilia Marchi hanno attrezzato qualche via alla falesia storica del Castello, aiutati finanziariamente dal simpaticissimo Gianni, il gestore del nuovo Rifugio d’Ogliastra, posto in luogo incantevole proprio alla base delle pareti ed aperto (udite udite!) tutto l’anno! Non si dimentica, inoltre, che qualche anno fa Gianni aveva tra l’altro aiutato anche Fabrizio Dessì a creare il nuovo settore del Palazzo d’Inverno.

Chi è stato a Jerzu a Ulassai sa che il potenziale della zona è praticamente infinito. Se è vero che l’interessamento delle amministrazioni è lodevole e sacrosanto, questo spinge tuttavia gli attrezzatori ad aspettare che qualcuno si faccia avanti prima di imbracciare il trapano… indirizzando gli sforzi “volontari“ altrove. Per questo forse le novità vanno a singhiozzo, per questo in tempi di crisi come questo non sempre è possibile aggiungere nuove cose e nuovi settori (forse non tutti sono aggiornati sul quanto costa, ormai, attrezzare una via). Nel frattempo però, Jerzu è una delle zone più belle e frequentate della Sardegna. Davvero le falesie più belle della Sardegna? Personalmente non ne ho mai fatto mistero, l’ho sempre detto! Anche se, qualche anno fa pochi erano d’accordo con me!

di Maurizio Oviglia


JERZU / ULASSAI QUALCHE INFORMAZIONE PRATICA

Dove/Logistica: Jerzu si trova a pochi chilometri dalla costa orientale della Sardegna, non distante da Tortolì e nella Provincia Ogliastra. E’ raggiungibile in circa 1 ora e 15 da Cagliari (con la nuova strada SS125) e in quasi due ore da Cala Gonone. Si trova a circa 45 minuti da Baunei.
Stagione ideale: La zona dove si arrampica è posta a circa 800 metri, in un paesaggio molto caratteristico fatto di foreste e curiose formazioni rocciose (Tacchi). Le stagioni ideali sono la primavera e l’autunno, anche se la zona è indubbiamente la più “fresca” della Sardegna in estate. Quindi le presenze maggiori si verificano in queste stagioni
Pernottamento: A Jerzu l’affitto degli appartamenti è al momento parecchio oneroso, soprattutto se confrontato con i prezzi e l’offerta di Cala Gonone. Conviene quindi usufruire di alberghetti e bed and breakfast. A parte lo storico Hotel Su Marmuri di Ulassai (www.hotelsumarmuri.com) gestito da Tonino Lai, consigliabile anche un soggiorno al Rifugio d’Ogliastra (www.rifugiodogliastra.net) sotto le pareti del Castello, dove la mezza pensione per i climbers è davvero a buon prezzo!
Guide: Tutte le falesie e le vie, eccetto le ultimissime (una decina) sono catalogate nell’ultima versione di Pietra di Luna (2011), Fabula Editore
Attrazioni turistiche/Culturali: A Jerzu vi sono una serie di eventi essenzialmente legati al vino ed al teatro (Calici sotto le stelle) nel mese di Giugno. A Ulassai non perdersi una visita alle grotte (www.grottesumarmuriulassai.com) e alla bellissima Stazione dell’Arte (www.stazionedellarte.it). Molto caratteristici anche i tappeti con i disegni artistici di Maria Lai (www.sumarmuri.it) così come i numerosi monumenti sparsi nel paese e nel circondario
Trekking e mountain bike: Sui tacchi vi sono numerosi percorsi in trekking e MTB. Per informazioni sulle camminate riferirsi all’Hotel Su Marmuri, per la MTB alla recente guida edita da Versante Sud

NUOVE VIE A JERZU 2012
Settore Castello
Mosca Bianca (6b+) – Maurizio Oviglia
Il Dio Distratto (7b+) – Maurizio Oviglia
Kiogre (6c+) – Maurizio Oviglia
Homo Faber (6c) – Maurizio Oviglia
La verità è figlia del tempo (7c+) – Maurizio Oviglia
Lo spazio bianco (7a+) – Maurizio Oviglia

Canyon di Ulassai
Educanza (6b, allungata) – Simone Sarti
Disamore (7b+) – Maurizio Oviglia
Questione di Pitting (6a+) - Gianluca Piras
Tarantula (7a+) – Gianluca Piras
Progetto – Simone Sarti
Progetto – Simone Sarti
Intervista col vampiro (7a+, 7c) – Matteo Cappa
L’uomo senz’anima (8a/8a+) – Matteo Cappa
Progetto – Matteo Cappa
Nuraghe (6a+) – Matteo Cappa
Snake Eye (7b+) – Matteo Cappa
Never Were (7b+) – Matteo Cappa
Blu (progetto) – Matteo Cappa

Settore Vela: 4 vie sino al 7b+ – Matteo Cappa
Lecorci: Risistemate alcune vie e soste da Gianluca Piras


SCHEDA: Castello di Jerzu, Sardegna




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