Manaslu, ancora incertezza sul numero delle vittime della valanga

Al Manaslu dopo la valanga che sabato notte ha colpito il Campo 3 e 2 sono in corso le operazioni di soccorso. Sembra che nelle ultime ore siano stati recuperati 6 corpi mentre 5 alpinisti sono stati fatti evacuare dalla montagna. C'è ancora incertezza sul numero delle vittime, tra 13 e 9. Mentre ancora non è certo il numero dei dispersi.
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Manaslu (8163m, Nepal, Himalaya), l'ottava montagna più alta del mondo.
Cesare Cesa Bianchi / Mountain Kingdom

Le notizie e soprattutto il computo esatto della disgrazia del Manaslu è ancora del tutto provvisorio. Ed è del tutto normale per chi conosce l'Himalaya. Perché, anche se è vero che già ieri gli elicotteri della Fishtail Air hanno raggiunto il Campo base della montagna, i soccorsi da terra devono ancora arrivare. E come si sa chi è al Campo - si dice che fossero più di 200 gli alpinisti impegnati in questa tornata autunnale sul Manaslu – spesso non è in grado nell'immediato di partire per portare soccorso verso l'alto, anche per le condizioni della montagna e i tempi lunghi che una salita dal basso sempre richiede. Ricordiamo che la valanga ha colpito soprattutto il campo 3 a quasi 7000 metri di quota.

Dunque le cifre ancora “ballano”. Si parla di 13 morti, ma le cifre ufficiali nepalesi indicano in 11 le vittime, altre fonti parlano di 9 morti. Sembra chiaro però che ancora non sia certo l'esatto numero dei dispersi. In queste ultime ore le operazioni di soccorso con gli elicotteri, a cui hanno preso parte Silvio Mondinelli e lo sherpa Nima, sembra abbiano riportato al Campo Base 6 corpi, ma soprattutto sembra siano stati portati giù anche altri 5 alpinisti che erano rimasti bloccati sulla montagna. Quindi, per quanto si sa, ora dalla montagna dovrebbero essere scesi tutti gli alpinisti. Quello che ancora non si sa è quanti, dei dispersi, siano ancora sotto la valanga che ieri notte si è abbattuta sul Campo 3 a 6800m e sul campo 2.

Quello che è certo è che tra le vittime c'è Alberto Magliano, alpinista di lungo corso ma soprattutto un uomo che molto ha dato con passione ed intelligenza alla montagna. Magliano è il secondo italiano (dopo Messner) ad aver salito le Seven Summits, aveva 66 anni e sicuramente la sua storia con l'alpinismo e la montagna è di quelle da raccontare. Altra cosa certa, ed è la parte “positiva” della tragedia, è che Silvio Mondinelli e Cristian Gobbi compagni di spedizione di Magliano si sono miracolosamente salvati. Come sono salvi anche tutti i partecipanti dell'altra spedizione italiana quella di Mountain Kingdom che al momento della valanga si trovavano al Campo 2. Cesare Cesa Bianchi, Luca Macchetto, Silvano Spinelli, Guido Spinelli, Mario Monaco, Eloise Barbieri, Roberta Vittorangeli e Ivan Bianchi stanno bene e già ieri erano, sani e salvi, al Campo Base. Come del resto Marco Confortola.




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