Mazeno Ridge: la cima del Nanga Parbat non è ancora stata raggiunta

Contrariamente a quanto indicato ieri dall'alpinista Cathy O'Dowd su Twitter, oggi l'alpinista sudafricana, con nuovi messaggi, ha precisato che la cima del Nanga Parbat non è stata ancora raggiunta. In queste ore i suoi compagni Sandy Allan, Rick Allen e gli sherpa Rangduk e Zarok stanno ancora tentando la vetta.
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Mazeno Ridge, Nanga Parbat
archivio www.mazeonridge.com
Aggiornamento ore 15:00 del 16/07/2012
L'alpinista sudafricana Cathy O'Dowd e gli Sherpa Nuru, Rangduk e Zarok sarebbero tornati al Campo Base del Nanga Parbat (versante Diamir) mentre i britannici Sandy Allan e Rick Allen sarebbero a 7100m. L'informazione arriva da Muhammad Ali di Adventure Pakistan, tour operator pachistano della spedizione. Vai alla news.

Aggiornamento ore 15:30 del 13/07/2012
Questo è l'ultimo aggiornamento postato nove ore fa da Cathy O'Dowd su Twitter: "Il Team si divide in due, Rick & Sandy rimangono per ritentare, tutti noialtri scendiamo per una via che non conosciamo - potrebbe essere interessante." Al momento non ci sono ulteriore notizie ed è molto probabile, visto che si sono divisi, che bisognerà aspettare un po' di tempo per un aggiornamento completo su quello che sta succedendo sulla Cresta Mazeno e sul Nanga Parbat.

Aggiornamento ore 19:22 del 12/07/2012
Ultimo tweet di Cathy O'Dowd dal Nanga Parbat: "Delusione: i nostri 4 intrepidi sono tornati indietro a 7950m ai piedi della piramide sommitale. Mancanza di tempo e poca neve. 18° giorno per loro. Così vicino...". Dunque sembra proprio che non ci sarà la cima del Nanga Parbat dopo la grande prima salita della Cresta Mazeno. Ma a noi sembra che la cosa importante sia che Sandy Allan, Rick Allen e gli sherpa Rangduk e Zarok sono (o stanno tornando) al Campo alto... e questa è sicuramente una buona notizia.

Pubblicato ore 14:30 del 12/07/2012
Mazeno Ridge: la vetta del Nanga Parbat non c'è stata. Ma i giochi non sono ancora finiti: "Rick, Sandy e gli sherpa Rangduk e Zarok stanno ancora tentando di raggiungerla". Questo il senso dei tre tweet postati in successione questa mattina da Cathy O'Dowd. Come si ricorderà ieri sera la stessa alpinista sudafricana con tre messaggi successivi aveva comunicato di aver raggiunto la vetta. Una notizia ripresa da noi, come da molti altri siti web compreso quello ufficiale della spedizione. Ora l'aggiornamento che fa marcia indietro sul raggiungimento della cima ma non sul completamento dell Cresta Mazeno che resta un risultato in ogni caso importante.

La O'Dowd, come riporta uno dei suoi tre ultimi messaggi su Twitter, è stata costretta a ritirarsi, per il freddo e lo sfinimento, al campo alto insieme allo Sherpa Nuru. Mentre i suoi compagni di avventura, i britannici Sandy Allan e Rick Allen e gli Sherpa Rangduk e Zarok in questo momento stanno ancora tentando di raggiungere la cima. Il tutto è stato confermato da un messaggio audio di Cathy O'Dowd pubblicato su www.humanedgetech.com/expedition/mazeno (vedi testo).

Difficile dire perché quest'autentico corto circuito informativo possa essere accaduto. Certo è la dimostrazione di come la straordinaria velocità del web possa creare qualche problema. Quel che è sicuro, anzi quello che ora sembra sicuro (il condizionale in questo caso è d'obbligo) è che sul Nanga Parbat, dopo 11 giorni di salita ininterrotta, la lotta continua... e ormai i viveri cominciano ad essere misurati, senza contare la stanchezza degli alpinisti e che la discesa resta uno step difficile. E' chiaro che siamo con loro e che li aspettiamo tutti al Campo Base.


Messaggio audio di Cathy O'Dowd del 12/07/2012 dal Nanga Parbat:
"Oggi è il giorno decisivo per la spedizione Mazeno Ridge Nanga Parbat. Temo sia un giorno che mi ha già distrutto. Abbiamo lasciato il nostro campo alto, situato a circa 7200m, verso l'una di questa mattina per tentare la cima. Sapevamo che era una brutta giornata per tentare la vetta. Abbiamo ricevuto delle previsioni meteo (incomprensibile ndr) che dicevano che ci sarebbe stato molto vento, con venti attorno ai 40-50km all'ora a 8000m. Abbiamo anche brevemente considerato di aspettare ancora un po', ma semplicemente non c'è rimasto abbastanza cibo, siamo partiti dal Campo Base per il nostro cosiddetto tentativo per la cima da 11 giorni, siamo virtualmente senza cibo e gas e dobbiamo ancora scendere e ci stiamo deteriorando di giorno in giorno.

Così abbiamo deciso di tentare nonostante il vento. Il vento è terribile, urla tutta la notte, ho la neve negli occhi, soffro per le abrasioni alle cornee. E poi c'è stato un secondo problema; Nuru era in testa e, diavolo lui è duro e forte e un eccellente alpinista, ma ho i miei dubbi sulle sue capacità di trovare la via: ci ha portato dritto sparato verso l'alto, su per un canalone di neve nel buio, su per un pinnacolo roccioso, e all'alba siamo arrivati in cima a questo è qualcosa che è stato molto bello etc etc, ma non era sulla via giusta per raggiungere la cima del Nanga Parbat. Ciò ha comportato anche un sacco di arrampicata tecnica, complicata, slegati su roccia marcia per uscirne ed iniziare a provare ad attraversare verso dove volevamo essere. Così alle 7 del mattino ne avevo abbastanza, avevo freddo, ero molto stanca, preoccupata di star commettendo un errore, il tipo di errore che potrebbe sfociare in un brutto incidente o mettere in pericolo l'intera spedizione, così ho deciso velocemente e al mattino Nuru ed io siamo tornati al campo alto.

Attualmente quattro alpinisti sono ancora là fuori, Sandy Allan, Rick Allen, Lhakpa Rangdu e Lhakpa Zarok, un bel gruppetto di fortissimo alpinisti. Rick e Sandy sono dei forti vecchi bastardi, come non credo io riuscirò mai ad essere. Quindi hanno condizioni che sono tutt'altro che ideali, ma non sono ancora tornati al campo, quindi sono lì fuori da qualche parte, sperando ancora di aprire la prima via britannica sul Nanga Parbat, sperando ancora di fare la prima salita del Nanga Parbat attraverso la Mazeno Ridge. E devo dire che è incredibile che effettivamente siamo arrivati fin qui. Da 35 anni si tenta questa via, penso che siamo circa la 10° spedizione a tentarla, e nessuno ha mai raggiunto il campo alto sul Nanga Parbat. Abbiamo fatto straordinariamente bene, e... il tempo ci dirà! Non mi aspetto che i ragazzi di ritornino prima del buio, e sarà interessante scendere dalla montagna perché (incomprensibile ndr). Dopo questa giornata di tentativo alla vetta saremo tutti distrutti, adesso aspettiamo e vediamo, se riusciamo, come team, o no. Lo saprò fra, chi lo sa, circa 6, 8, 10 ore."




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