Rwenzori e Cima Margherita, la terza montagna più alta d'Africa

Il racconto di David Orlandi del Trekking del Central circuit nella catena montuosa del Rwenzori in Uganda e la salita di Cima Margherita 5109m, la terza montagna più alta d'Africa.
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Ruwenzori: il Central Circuit Trail
Davide Orlandi
Nell'ambito di una spedizione del CAI di Grosseto, nel febbraio scorso, David Orlandi, Angelo Chimenti e Simone Signori hanno effettuato il Trekking del Circuito Centrale della catena montuosa del Ruwenzori in Uganda, compiendo la salita alla Cima del Monte Speke e alla vetta principale, la Cima Margherita. Con i suoi 5109m questa vetta è la terza più alta d'Africa, dopo il Monte Kilimanjaro 5,895m e il Monte Kenya 5,199m. David Orlandi ci racconta di queste lontane montagne a torto poco conosciute e poco frequentate ma, che a volte, hanno molto più fascino delle solite cime superaffollate...


Ruwenzori. Il signore delle piogge e i Monti della Luna
di David Orlandi

La catena montuosa del Ruwenzori si snoda per circa cento chilometri lungo il confine tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo, ed è composta da sei massicci principali che sono Baker, Emin, Luigi di Savoia, Speke, Gessi e Stanley. Agli inizi del 1900 queste montagne erano ancora per lo più inesplorate, le loro cime inviolate, e l’Uganda era una immensa regione di laghi, foreste impenetrabili e paludi infestate dalla malaria. Il Kilimanjaro e il Kenya erano già stati conquistati mentre la terza montagna d’Africa, il Ruwenzori, mancava all’appello.

Il Duca degli Abruzzi, reduce dalla grandiosa conquista del Sant’Elia in Alaska e da una spedizione nell’Artico, cominciò a pensare a questa sfida fin quando, nel 1906, partì per l’Africa con la sua spedizione alpinistica - scientifica che risultò un vero successo. Fù scalata la vetta principale di 5109m, che prese il nome di Cima Margherita in onore della Regina Italiana Margherita che finanziò la spedizione. Inoltre furono salite numerose cime inviolate minori e raccolta una numerosa quantità di dati scientifici su flora fauna, geologia, e materiale cartografico e fotografico. Tutto questo legò indissolubilmente queste montagne all’Italia.

Affascinati da questa storia e desiderosi di vedere da vicino questi luoghi, lo scorso febbraio e con il patrocinio della sezione CAI di Grosseto, io e i miei compagni Angelo Chimenti e Simone Signori siamo partiti alla volta dell'Uganda verso i Monti della Luna, per ripercorrere i passi del Duca degli Abruzzi e della sua spedizione del 1906 ed assaporare di persona un'avventura d'altri tempi percorrendo quello che viene chiamato il Circuito Centrale e scalando il Monte Speke 4890m e la Cima Margherita 5109m, la vetta principale.

Dalla Capitale Kampala viaggiando verso nord abbiamo raggiunto prima Fort Portal, ultimo luogo utile per poter comprare viveri, e poi il piccolo villaggio di Ibanda, porta di accesso al Ruwenzori Mountains National Park. Proprio vicino a Ibanda si trovano gli uffici del parco, dove vengono sbrigate le formalità burocratiche per i permessi, vengono preparati e pesati i bagagli, reclutati i portatori, ed è da qui che dovrebbe partire un eventuale soccorso in montagna. Purtroppo non è molto facile effettuare operazioni di emergenza a causa del fango, pioggia, il fondo molto accidentato e scivoloso, per le distanze e per la morfologia del luogo in particolare nella parte alta del percorso dove il cammino in una o nell'altra direzione è sbarrato dal Freshfield Pass 4282m e lo Scott Elliot Pass 4372m; non esistono elicotteri e non c'è possibilità di comunicare l'incidente in tempi brevi, se non scendendo a piedi fino al villaggio, il che potrebbe richiedere un paio di giorni. Quindi....meglio evitare....

Da Ibanda, 1600m, il percorso ad anello del Circuito Centrale si snoda a tappe attraverso la folta foresta pluviale calda e umida, la foresta di bambù, poi il magnifico paesaggio delle foreste di Lobelie giganti e Seneci giganti, fino ad arrivare all'ambiente di tipo alpino, ed infine i ghiacciai delle vette più alte. Ogni giorno abbiamo a che fare con caldo, freddo, fango, pioggia, sentieri tortuosi e accidentati e piccoli fastidi legati alla quota, al cibo e all’acqua non proprio potabile. Ogni sera ci fermiamo a dormire in rifugi di legno piuttosto spartani, con tavolo e alcuni ripiani per dormire, ceniamo al lume di una candela, e l'acqua è quella dei torrenti che scorrono li vicino; due chiacchiere sotto le stelle africane... e poi il freddo ci manda presto a riposare nei nostri sacchi a pelo, per affrontare la tappa successiva..

E’ difficile incontrare qualcuno su questi sentieri, il tempo scorre lento e a poco a poco ci si immerge in una atmosfera di altri tempi, fatta di piante da fiaba, uccelli colorati e i mille suoni della montagna. Un passo dietro l’altro, tra radici, rocce e farfalle, giorno dopo giorno si giunge fino ai ghiacciai della vetta principale, la Cima Margherita, quei ghiacciai che il Duca degli Abruzzi aveva scalato per primo e che dovevano essere molto più estesi. Quei ghiacciai che un tempo avevano lasciato a bocca aperta i primi esploratori e che adesso stupiscono anche noi per la loro presenza in un ambiente così insolito per le nevi eterne.

Superati i molti crepacci aperti dovuti al clima asciutto dell’ultimo periodo, passo sotto ad un grosso seracco che incombe sulla mia testa, sperando che aspetti un altro po’ per crollare e affronto l’ultimo tratto finale roccioso. Sono le 9e15 quando raggiungo la vetta più alta d’Uganda, la terza d’Africa. Un tempo qui tutto era ricoperto di ghiaccio, mentre adesso la cima è spoglia, rocciosa. Cerco di immaginare la prima ascensione del Duca, gli ultimi passi verso questa cima allora inviolata, il sogno di fare la storia dell’esplorazione. Mi guardo intorno, poi giù fino ai ghiacciai deserti, alle pareti solitarie. Non ci sono cordate in fila, non ci sono nelle vicinanze funivie, elicotteri o rifugi affollati e rumorosi. Non doveva essere molto diverso allora, solo molto più ghiaccio, quello si. Penso a questo ghiacciaio che sta scomparendo a poco a poco. Cerco di assorbire tutto, questa montagna tutta per noi, la meravigliosa gente che ne abita le pendici, il vento sulla vetta, le emozioni. Sorrido pensando a questo luogo solitario e ai nostri rifugi da prenotare. Sorrido e comincio a scendere…

Rwenzori Central Circuit Trekking
Un percorso di trekking ad anello di sette giorni circa, che raggiunge la quota massima di di 4372m con l'attraversamento dello Scott Elliot Pass. Per salire la Margherita Peak 5109m è necessario fare una deviazione dal circuito centrale per dormire alla Helena Hut a 4551m.


Da Gavorrano al Ruwenzori 5109m. Spedizione CAI Grosseto


Note:
www
www.caigrosseto.it



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