Trofeo Mezzalama 2011: spostata a domenica la grande corsa scialpinistica del Monte Rosa

Notizia dell'ultima ora: è stata spostata a Domenica 1 maggio alle 5:30 di mattina la partenza del XVIII "Mezzalama", la leggendaria gara di scialpinismo sul filo dei 4000 del Monte Rosa. L'anteprima, il resoconto tecnico, le attese e “consigli tecnici” di Adriano Favre presentati da Lorenzo Scandroglio.
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Trofeo Mezzalama 2007
Marco Spataro
“Le previsioni meteo per domenica mattina sono buone – ha detto Adriano Favre direttore tecnico della 'Maratona dei Ghiacciai' - mentre per sabato le condizioni rimangono incerte. Dunque: si correrà domenica primo maggio! utilizzando il giorno di riserva. Poco male, anzi benissimo se questo consentirà una maratona con tempo clemente – non dimentichiamo che il Mezzalama si svolge sul filo (altissimo) dei 4000 metri e che, anche con il bel tempo, rimane una prova solo per super atleti. Non a caso la ‘maratona bianca’, nata nel 1933 per commemorare Ottorino Mezzalama, è oggi più viva che mai e nulla ha perso del suo fascino.

Saranno 400 le cordate da 3 elementi a ingaggiarsi sui 43 chilometri di percorso che vanno da Breuil Cervinia a Gressoney La Trinité. "I passaggi tecnici sono stati attrezzati - conferma il direttore tecnico Adriano Favre -, tracciatura e palinatura sono state completate. Su tutto il percorso sono caduti alcuni centimetri di neve fresca”. Intanto, escludendo le prime cordate di professionisti, la maggior parte dei 1200 scialpinisti che saranno al via sentono la tensione salire, dopo un anno di preparazione meticolosa divisa fra lavoro, famiglia e allenamenti estenuanti.

Ormai il conto alla rovescia, anche se allungato di un giorno, è cominciato per le 400 cordate di questo attesissimo Trofeo Mezzalama. Una gara dai numeri incredibili: 1200 alpinisti sciatori, 43 chilometri da Breuil Cervinia a Gressoney La Trinité, 4000 metri la quota media su cui si sviluppa il percorso, 4200 e 4150 le quote più alte toccate dai concorrenti sul Castore e sul Naso del Lyskamm. Molti arrivano da lontano anche solo per poter fare il ‘Mezzalama’ una volta nella vita. La maggior parte, escludendo dunque le cordate marziane dei candidati alla vittoria, per poter correre questa competizione leggendaria i cui primi documenti filmati sono rigorosamente in bianco e nero e mostrano i volti – tanto per fare dei nomi - di Giusto Gervasutti “Il fortissimo” ed Ettore Castiglioni, nell’anno precedente la fatidica data fanno i salti mortali per poter conciliare allenamenti rigorosi con la propria vita privata e il lavoro.

“Mi alleno spesso la sera, con la frontale – dice Piotr Musialowski, polacco di Varsavia e architetto – al parco o in pista, a secco ovviamente. Per la neve vado a Zakopane, la nostra località montana più nota. Qualche volta vengo sulle Alpi, ma poiché vivo in una metropoli piatta, sono costretto a fare gli allenamenti di corsa e dove abbiamo una leggera salita la sfruttiamo. Nel 2009 dovevo correre il Mezzalama ma il giorno programmato si è messa di traverso la meteo e quando si è deciso di recuperare la data ero già a Varsavia: avevo il volo prenotato. Così sono ancora qui ad aspettare il mio ‘primo Mezzalama’. Incrociamo le dita…”. Come lui sono in tanti: c’è l’infermiera che preferisce allenarsi al mattino presto, prima di entrare in reparto, c’è l’informatico che sfrutta anche la pausa pranzo.

Tutti poi, quando mancano due settimane all’ora X cominciano a considerare anche l’acclimatamento in quota. Allora ecco che i rifugi del Monte Rosa si riempiono: la Gnifetti, il Mantova, ma anche il Guide del Cervino. Ovunque sia possibile passare due – tre notti per abituare l’organismo alla quota. “Quando si superano i 2800 – 3000 metri di quota - sottolinea Cala di Pragelato - il fisico reagisce in modo diverso e il ritmo orario di salita cambia. Se sotto si fanno ‘tranquillamente’ 1000 metri all’ora, sopra i movimenti rallentano, i battiti cardiaci salgono, insomma la prestazione diminuisce. Stando qualche giorno in quota si abitua il fisico allo sforzo in scarsità di ossigeno”.

Questo trofeo Mezzalama costituisce anche la terza tappa del più prestigioso campionato internazionale di scialpinismo, La Grande Course. Si tratta del giro di boa della prima edizione di questo “grande slam” dello ski alp che, con il Trofeo Mezzalama (Ita), unisce Pierra Menta (Fra), Adamello Ski Raid (Ita), Tour du Ruor (Ita), Patrouille des Glaciers (Sui). Il ‘Mezza’ designerà i campioni intermedi de La Grande Course. Intermedi perché si tratta di un campionato biennale, la cui classifica definitiva verrà stilata a Verbier, alla Patrouille des Glaciers, in Svizzera, nel 2012. Fra i tanti in lizza, giovani – non più giovani, anche due glorie dell’alpinismo come Franz Nicolini e Omar Oprandi che hanno già ben figurato alla Pierra Menta e all’Adamello e che ora figurano nelle prime 40 posizioni della classifica generale su oltre 400 del ranking.

Adriano Favre, presidente de La Grande Course, nonché direttore tecnico del Trofeo Mezzalama, fornisce le sue indicazioni la cui conferma sarà data al briefing del Centro Congressi di Valtournanche sabato 30 aprile alle 18:30: "Le condizioni al Castore e in generale su tutto l'itinerario sono simili a quelle estive. La nevicata di questi giorni fa sì che, al momento, sul Naso del Lyskamm non sia presente ghiaccio vivo, ma una volta passate le prime 40-50 cordate, esso potrebbe riemergere costringendo tutti alla prudenza. Oltre al rinvio di 24 ore, un'altra possibile variazione, per prevenire eventuali concentrazioni delle squadre nei tratti tecnici (come la salita alla Ovest del Castore, l'attraversamento della crepacciata terminale e la salita del nuovo tratto al Naso del Lyskamm) è la partenza scaglionata delle prime 200 squadre alle 5:15 e quella delle altre 200 alle 5:45. Ma questa ipotesi deve ancora essere verificata".

Riguardo alle squadre di vertice il Centro Sportivo Esercito, dopo la prova polacca che ha mostrato un Manfred Reichegger in leggero affaticamento, schiera la cordata azzurra di Damiano Lenzi - Matteo Eydallin - Denis Trento. L'altro team da tener d'occhio è quello ispano-francese di Kilian Jornet Burgada - Didier Blanc - William Bonmardion. Da non sottovalutare, dopo le prove alla Pierra e all'Adamello, il team italiano valtellinese-valdostano di Guido Giacomelli, Lorenzo Holtzknecht, Jean Pellissier. Fra le altre cordate di vertice, ancora due italiane, ovvero quella di Seletto - Pedrini - Lanfranchi e dei giovani Antonioli - Boscacci - Pinsach. Last but not least il team delle Guardie di Frontiera elvetiche composto da Martin Anthamatten, Yannick Ecouer e Marti Marcel. Fra le donne la lotta per il più alto gradino del podio sarà questione di due team: quello internazionale di Mireia Mirò (Esp) - Laetitia Roux (Fra) - Nathalie Etznesberger (Sui) e quello italiano di Gloriana Pellissier - Francesca Martinelli - Roberta Pedranzini.

Lorenzo Scandroglio
lorenzo.scandroglio@gmail.com

Naturalmente l’inviato (assolutamente speciale) di Planetmountain.com seguirà il Trofeo Mezzalama con il resoconto della competizione e la pubblicazione delle classifiche.
Note:
Links Planetmountain
arch. news Mezzalama
www
www.trofeomezzalama.it
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