Aspettando il Melloblocco #4: i favolosi boulder di Mellolandia

Breve cronistoria post sassista, dal 1990 ad oggi, del grande bouldering in Val di Mello... Ovvero, tutto quello che c'è da sapere e quello che avreste sempre voluto sapere sui blocchi della Valle delle meraviglie. Di Andrea Pavan.
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Andrea Pavan su Gica, Ponte del Baffo
arch. Andrea Pavan
Alla fine degli anni ottanta tra i passaggi più duri saliti fino ad allora troviamo il Nipote di goldrake (7B) e Videogame (7B). In seguito un gruppo di scalatori locali comincia a concentrare la loro attenzione su quei problemi che fino ad allora erano stati guardati distrattamente e non ancora saliti. Tra tutti questi passaggi il più conosciuto è il Sogno di Tarzan che viene scalato per la prima volta nel ‘92 ad opera del locale Cristian Gianatti , il primo a tenere lo sfuggente piattone e poi uscire da questo blocco alto 6 metri. Tarzan è stato uno dei primi passaggi ad unire l’alta difficoltà alla componente psicologica dovuta all’uscita decisamente expo.

Verso la metà degli anni ‘90 compare in valle un ragazzo di Cantù che lascerà un segno indelebile nella storia della Valmasino: Simone Pedeferri. La sua insaziabile fame di roccia gli permette di firmare il primo 8A blocco della valle, La risposta di Vega. E’ sempre lui a liberare quasi tutto il liberabile; almeno la metà dei blocchi attualmente liberati sono opera sua. Sale Drum’n’Tano il primo 8B blocco della valle e probabilmente il primo d’Italia, non ancora ripetuto. Simone libera almeno una cinquantina di blocchi tra l’8A e l’8B e scala tutti i blocchi esistenti in valle, a volte addirittura passaggi che gli atleti del Melloblocco non riescono a chiudere!

Durante gli stessi anni entra nella scena valligiana Richard Colombo; garista e scalatore dalle dita veramente mostruose con all’attivo un buon numero di passaggi di grado 8 e i nuovi blocchi come Analsevaggioturboscatenatoplus, 7C/+ veramente di classe e Kamasutra traverso lunghissimo a destra di Tarzan da lui valutato 7A poi col tempo assestatosi sul 7C. D’altronde le sue ditina… Assolutamente da citare anche Massimo Bruseghini "Vigne" che a partire dai primi anni '90 e fino alla sua prematura scomparsa nel '99, pur non dedicandosi all'apertura di molti passaggi nuovi, aveva ripetuto tutti i testpiece del tempo presenti in valle in pochissimi tentativi.

A cavallo degli anni 2000 entra in scena un altro fortissimo local che non ha mai smesso di scalare e che ha pulito e liberato un gran numero di passaggi e di tiri. Scalatore molto tecnico e con pelo sullo stomaco fuori dal comune, Rudi Colli libera alcuni dei passaggi più belli della valle. Appassionato di highball, nel suo periodo di grazia sale passaggi come Electra (7B+ alto 8 m) e la bellissima Chimera (spigolo di 8A alto 6 metri), pietre miliari del boulder della valle. Tra i primi a ripete Vega (8A) e Vega Plus (8A+/B). Anche i milanesi Enrico Baistrocchi e Cristian Brenna ripetono numerosi passaggi estremi. In Particolare Cristian, nell’inverno 2000/2001 libera quello che è tra i passaggi estremi più belli della zona: Unità di produzione, un pannello a tacche perfetto, inclinato a 50° ripetuto fino ad ora solo da pochissimi scalatori top.

Nel 2003 compare fugacemente un altro scalatore milanese, Michele Giannattasio che assieme a Brenna, Pedeferri e Colli si cimenta nella salita di higball, spesso al limite della solitaria. Insieme a Brenna , Pedeferri sale slegato Cristallica, un 7C/+ alto 8m! Dal 2004 compare nella campo del boulder la polivalente guida locale Luca Maspes che, indipendente dagli altri scalatori, riscopre in ottica moderna il sito dei Bagni di Masino che inizia a sviluppare e ad oggi sta ancora sviluppando. I blocchi preferiti da Maspes sono muri solitamente alti e molto alti dove la difficoltà viene lasciata in secondo piano a favore della bellezza e della linea. Il suo blocco più bello, a detta di molti è Little Karma, immerso nella faggeta dei Bagni.

A partire dal 2005 compare anche lo scalatore comasco Andrea Pavan che comincia a pulire e liberare alcuni passaggi interessanti sparsi per la valle. In particolare la sua opera si concentra nel sito del Ponte del Baffo, scoperto agli inizi del 2001 da Gianatti e Pedeferri e ancora in fase di esplorazione. Qui Andrea pulisce libera un buon numero di passaggi alcuni molto belli e difficili tra i quali spicca l’irripetuto Gica (8B).

Ovviamente non si può omettere Chicco Fanchi, il boulderista più longevo ancora in circolazione. Autore della prima guida di blocchi della valle, tutt’ora è pulitore e apritore infaticabile di massi nuovi in tutta la Valtellina e nonostante vari acciacchi continua a scalare con la stessa passione che aveva vent’anni fa.

Oltre a tutti questi blocchisti nostrani, negli anni scalatori stranieri - oltre a ripetere i passaggi esistenti - puliscono e liberano linee nuove. L’austriaco Thomas Steinbrugger apre linee nuove in alcuni settori della Val di Mello e del Sasso Remenno, mentre di recente l’inglese Scott Mclellan libera blocchi nuovi fino all’8A+ e ripete per la prima volta di Dr zero, 8A di pochi movimenti della Val di Mello.

Con l’avvento del Melloblocco vengono puliti moltissimi nuovi massi e liberati passaggi difficilissimi da alcuni degli scalatori più forti del mondo, fra tutti Chris Sharma e Adam Ondra.
La frequentazione della valle da parte di fortissimi arrampicatori stranieri ha fatto aumentare la consapevolezza di quanto fatto di buono dagli scalatori locali. Questo confronto ha dato nuovi stimoli, una continua voglia di migliorarsi e di cercare linee ancora più belle.

Fattore ancore più importante è stata la spinta fondamentale data dal Melloblocco ai giovani ragazzi Valtellinesi. Dopo quasi un decennio di assenza di scalatori sotto i vent’anni, si sta ora assistendo alla formazione di un gruppetto bello numeroso di ragazzini che girano per la valle in sella ai loro scooter con il crash pad in spalla, andando a fare blocchi nei numerosi settori della Valmasino. Ora la nuova generazione è alle porte e il bouldering in Valle è... solo agli inizi!

Andrea Pavan

Andrea Pavan, giovane arrampicatore comasco, geologo e membro del gruppo dei Ragni di Lecco. Arrampica dal 1996. Dopo le prime esperienze di montagna a 360° si è concentrato sulla roccia scalando difficili vie nel gruppo del Masino, nelle Alpi e anche in Perù. Ha sempre cercato la difficoltà pura in falesia ma soprattutto sui boulder. In Val Masino ha ripulito e ripetuto parecchi blocchi anche difficili. E' autore della guida Melloboulder (ed. Versante Sud). Dal 2007 si è trasferito a Sondrio.


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