Arrampicata in Valle dell’Orco, dolce brezza di Vento Trad

Dopo sette giorni, il 25 settembre 2010, si è concluso in Valle dell’Orco il Meeting Internazionale di arrampicata Trad organizzato dal Club Alpino Accademico Italiano. Un primo bilancio a caldo.
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Oviglia sui massi del Caporal
arch. A. Giorda
La prima considerazione è che il meeting è stata una vera e propria festa dell’arrampicata, in un clima internazionale dove il piacere comune era scalare, senza polemiche o dietrologie. I nostri ospiti provenivano da tutto il mondo, chi provava il 6a di Incastromania e chi sulle tracce di Brenna, si incartava sugli 8b di Itaca.

In queste settimana ci hanno accompagnato leggende come Alessandro Gogna, Mauro Calibani e tanti altri provenienti da ogni dove. Il giovane e fortissimo Michele Caminati e Roberto Vigiani, che in gran forma e forse dopato da una bella nordica… si è fumato (termine appropriato visto il nome della via..) la Cannabis in libera e a vista. E poi ancora Manrico dell’Agnola, da sempre critico verso le protezioni fisse… e moltissimi altri nomi noti e meno noti che hanno voluto con la loro presenza testimoniare l’interesse per questo meeting, dal gusto Trad, particolare.

Già, ma gli ospiti stranieri cosa avrebbero detto della tanto decantata Valle dell’Orco? Questa era la nostra prima grande curiosità. Per rendermene conto ho da subito pinzato una vitaminizzata ragazza californiana, Caterina, di Berkley, santo cielo… proprio una che alla domenica va in Yosemite come noi andiamo in Sbarua o al pian della Mussa. Lei mi ha detto da subito, procurandomi un imbrazzo totale, come quando una l’ha sparata grossa, che sapeva che la valle dell’Orco è la Yosemite italiana... mi son detto: adesso che vede il nostro Sergent, prende l’aereo e torna a casa.

E invece no, si è sparata a razzo su Incastromania e poi, incurante dei miei anni, mi ha fatto “scaldare” sulla Fessura della Disperazione, l’ho seguita con l’agilità di pinocchio, anche quando tra me e lei in sosta, c’era un solo friend numero sei e se cascavo, arrivavo dritto nel letto di casa mia. Verso sera, scendendo pesti (almeno io) ma felici dopo l’ennesima fessura, si è fermata in silenzio a rimirare le pareti, aveva  gli occhi di una bambina in pasticceria. Inutile dire che ero tronfio come un tacchino, mi ha chiesto se la Guida la vendevano in America! Ho trattenuto la lacrimuccia.

Bando ai sentimentalismi, la considerazione seria è che la valle si è rivelata un patrimonio di livello internazionale, chi è venuto l’ha confermato e ci ha chiesto di preservarlo nel migliore dei modi. Tom Randal, l’inglese incursore che ci ha abituati a prodezze di ogni tipo in Valle, ha aperto sotto gli occhi di tutti una via a fianco della Fessura della Disperazione, non di 8b ma di 6c! Quanta strada abbiamo ancora da fare? Grazie Tom, dopo questo meeting la valle non sarà più la stessa, chi la sfregia dovrà fare i conti con il biasimo di mezzo mondo.

Quanto al rumore di fondo che in questi mesi ha pervaso i forum a favore o meno delle protezioni fisse, possiamo dire che il meeting non ne è stato neanche sfiorato. Tenere ragazzine dai capelli biondi, ignare delle oscure predizioni, hanno percorso senza battere ciglio tutte le vie mettendosi i lotro bravi friend. Anche il Rolandone nazionale, Larcher per intenderci, ha voluto ripetere la chiacchierata Rattle Snake con un coraggioso danese. L’ha definita un’autostrada, e non vi dico cosa mi ha detto di farne del friend numero quattro che gli ho consigliato di portare. Sarà perché lui viene da lontano e certe cose non le capisce!

Venerdì 24 era il giorno dell’Open Day, non abbiamo avuto fortuna con il tempo, sarebbe stata la ciliegina su una torta ben riuscita. Ma sabato era di nuovo bello e in molti si sono buttati sui tiri Trad preparati da Maurizio. Entusiasmante vedere Alessandro Gogna, che manteneva la sua fama di “Alpinista di Ricerca” e provava le microscalate, accanto i campioni da 9a come il francese Tony Lamiche e il fenomeno al femminile, la dolce e sorridente Liv Sansoz.

Un'ultima considerazione sul convegno del CAAI, tenutosi sabato pomeriggio e che aveva come tema l’arrampicata Trad. Hanno partecipato molti ospiti importanti tra cui Lindsay Griffin, giornalista di fama mondiale ed editor dell’American Alpine Journal, la bibbia degli alpinisti. Il dibattito aperto da Marco Blatto e condotto molto bene da Luca Signorelli, non ha chiarito del tutto il significato di Trad. Ognuno ha potuto dire la sua e farsene un’idea. Forse la parola Trad che sta per tradizionale è fuorviante, occorrerebbe un termine più attuale per definire una scalata che si fa rigorosamente in libera, con mezzi moderni come i nut e i friend, sulle vie lunghe e anche sui massi.

Questo meeting, è stata anche una occasione per mostrare agli amministratori locali e agli operatori del turismo le potenzialità economiche derivanti dal mondo degli scalatori. Il patto però è che si investa non solo in cemento e villette perennemente vuote, ma anche nella promozione di attività a basso impatto ambientale. E poi anche nel decoro, molti volontari hanno rimosso quintali di spazzatura dai massi lungo la vecchia strada, che andrebbe chiusa! Anche un luogo magico come la Fessura Kosterlitz, da ragazzi il nostro Camp Four, ora è una triste discarica.

Andrea Giorda - CAAI

Gli organizzatori Mauro, Claudio, Maurizio e Andrea ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del meeting, un  grazie  particolare a  Giacomo Stefani il nostro Presidente, che ha creduto, anche nei momenti più difficili, in questa avventura.

Senza i nostri sponsor e patrocinanti non saremmo andati lontano, li elenchiamo con riconoscenza. A chi ci ha dato fiducia consegniamo la soddisfazione di aver contribuito ad un evento di successo che spesso ha trovato posto sui giornali nazionali e sul web, oltrepassando i limiti della stampa e dei siti specializzati:
ADAEM, IREN ENERGIA, PETZL, BEAL, FERRINO, LA SPORTIVA, VERSANTE SUD, E9, COMUNE DI CERESOLE, PROVINCIA DI TORINO, REGIONE PIEMONTE, PARCO DEL GRAN PARADISO, CESMA.
Note:
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News Valle dell'Orco
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www.tradclimbing.it



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