IX Climbing World Championship Aviles: Qualificazioni Boulder Maschile

20/09 nel mondiale di Aviles (Spagna) le qualificazioni maschili del Boulder hanno visto il passaggio del turno di 20 atleti. Gli azzurri Christian Core (2°) e Lucas Preti (9°) volano in semifinale. La classifica provvisoria vede al comando Daniel Dulac (Fra) e Sang-Won Son (Kor).
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Christian Core
Giulio Malfer

Avilés 20/09/2007

La prima giornata mondiale del boulder è partita prestissimo, quando ancora la palla del sole era bassa all’orizzonte del cielo terso di Avilés. D’altra parte 132 atleti ai nastri di partenza della gara maschile non sono poi così semplici da gestire, anche se come qui hai a disposizione un muro record di 12 blocchi, e due gruppi in contemporanea che scalano (e si dannano) per risolvere i problemi di questo primo turno “mondiale”.

Gara difficile il Boulder, aleatoria per definizione: non c’è niente da fare è così e tutto può sfuggirti per un nonnulla e il confine tra il sorriso e la delusione si misura nello strettissimo spazio tra un tentativo in più o in meno o meglio tra una zona tenuta o solo sfiorata. Così è stato anche qui ad Avilés. Con “monsieur boulder” (classe ’76!) Daniel Dulac che, con la solita grinta e perfezione, ha strappato il biglietto per il 2° turno comandando la classifica del gruppo 1, con 6 top in 9 tentativi. Lo stesso risultato di un Christian Core (sorridente e davvero in versione mondiale!) che gli è alle spalle, oltre per la data di nascita: '74, solo per un tentativo in più sulle zone: 8 contro i 7 del francese.

Ma se Core è in piena corsa per bissare il titolo iridato vinto nel 2003, in “Casa Italia” c’è un altro che corre per la gara della vita: è Lucas Preti che con 5 top in 7 tentativi conquista un 9° posto che apre anche a lui le porte della semifinale. E lì, se mantiene la concentrazione (impressionante) che ha avuto oggi, ha tutte le carte in regola per puntare davvero in alto. Sempre tra i qualificati nel gruppo 1 hanno impressionato il solito finlandese magico Nalle Hukkataival (6 top in 14 tentativi), seguito dal big austriaco Kilian Fischhuber (6top in 15 tent.).

Nel gruppo 2, passaggio quasi a pieni voti (visto che nessuno in questa “batteria” ha risolto tutti i problemi) del coreano Sang-Won Son – due volte campione d’Asia Lead) che comanda la classifica provvisoria insieme a Dulac “battendo” per un tentativo in meno il forte 21enne russo Dmitry Sharafutdinov. Il vincitore della tappa di Coppa del mondo di Fiera di Primiero che a sua volta, con 5 top in 7 tentativi, precede tra i qualificati il francese Stephane Julien per 3 tentativi in meno, il britannico David Barrans (forse la maggior sorpresa tra i finalisti) per 4 tentativi. Mentre l’ucraino Mykhaylo Shalagin, 9° insieme a Preti, è davanti al francese Guillaume Glairon Mondet per una zona in più.

La seconda parte della classifica “di quelli che ce l’hanno fatta” vede ancora nomi di primo piano come il russo campione mondiale uscente Salavat Rakhmetov e il britannico “Gaz” Parry, vincitore dell’ultimo Sint Roc Boulder al Rock Master, entrambi al 13° posto. Oppure big arrivati dalla gara mondiale della Difficoltà come Verhoeven (13°), Lachat (20°). Completano la lista dei 20 qualificati, inoltre, il russo Rustam Gelmanov (RUS) e il ceco Martin Stranik (15°), l’olandese Casper Ten Sijthoff e i giapponesi Akito Matsushima e Kazuma Watanabe (17°).

Non ce l’hanno fatta, invece, Gabriele Moroni e Stefano Ghidini, rispettivamente 25° e 35°. E’ certo che tutti e due avevano tutte le carte in regola per passare. Ma Ghidini s’è un po’ perso nei troppi tentativi, soprattutto in un blocco dove le “metod giusto per lui” è arrivato solo al 7° giro. Moroni, invece, s’è perso per un ultimo blocco che ha mancato per un soffio ma soprattutto per l’emozione: “non mi era mai capitato d’emozionarmi così”, ha detto alla fine. Sarà che oggi è il giorno del suo 20° compleanno (auguri!!)… e sarà anche che così è il Boulder: sempre attaccato ad un filo tra il cielo (il top) e la caduta (sul materassone)... Lo sanno bene anche big come Mrazek (33°), Lama (47°) e anche specialisti come Oleksy (45°) o Müller (33°).

Sì, bisogna rischiare (anche l’insuccesso) nel boulder. Oggi per esempio una nota curiosa è venuta dal 2° blocco del gruppo 1 dove occorreva accettare di sdraiarsi su una specie di “cengia dolomitica”, spiovente verso il basso, e compressa da un pannello strapiombante con il top. Della serie “facciamolo strano” e impossibile… perché davvero il Boulder non mette limiti alla fantasia!

Oggi pomeriggio scenderanno in campo le donne. E il tifo (azzurro) naturalmente sarà tutto per Stella Marchisio, Roberta Longo ma anche naturalmente per il Boulder.

Vinicio Stefanello


IFSC Climbing World Championship - Aviles (ESP)
Semi finalisti Boulder
1 Daniel Dulac FRA
1 Sang-Won Son KOR
3 Christian Core ITA
3 Dmitry Sharafutdinov RUS
5 Nalle Hukkataival FIN
5 Stephane Julien FRA
7 David Barrans GBR
7 Kilian Fischhuber AUT
9 Lucas Preti ITA
9 Mykhaylo Shalagin UKR
11 Guillaume Glairon Mondet FRA
11 Gareth Parry GBR
13 Salavat Rakhmetov RUS
13 Jorg Verhoeven NED
15 Rustam Gelmanov RUS
15 Martin Stranik CZE
17 Akito Matsushima JPN
17 Casper Ten Sijthoff NED
17 Kazuma Watanabe JPN
20 Cédric Lachat SUI

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Campionato del Mondo Aviles 2007 - tutti i report




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