Adam Ondra, tra Angelone e Cornalba
Forse bisognerebbe chiudere già qui la notizia con un bel no-comment. Insomma, forse quello che Adam sta facendo si commenta ampiamente da solo. Ma se solo andiamo più in là, la sindrome da “bocca aperta” e quella sorta di sconforto che ti prende difronte ad un fenomeno come Ondra comincia a cambiare. Sì, perché è proprio il ragazzino che per primo, raccontandoci del suo ultimo “Viaggio in Italia”, ci insegna che lui non è un marziano caduto nel nulla. Ma che c'è una storia prima di lui ed è proprio da quella che anche lui parte (come tutti i climber) per costruire il futuro e magari cambiare questo sport.
Quindi andiamo con ordine seguendo le splendide tracce di Ondra tra l'Angelone e Cornalba ma anche quelle che l'hanno preceduto e che in qualche modo hanno permesso il “sogno” di questo incredibile 16enne e insieme quello di tanti altri climber.
Dunque tutto è successo lo scorso week-end quando Adam - di ritorno da un viaggio in Spagna e Francia che gli aveva sfruttato un ennesimo 8c a vista ed un altro 9a+ lavorato - ha trovato il tempo per visitare la falesia dell' Angelone nel lecchese e la storica falesia di Cornalba sopra Bergamo. Come di consueto venerdì il giovane climber ha iniziato subito le danze, liberando all' Angelone due progetti, entrambi al secondo tentativo: Riti Tribali 8c+ e Nonono 8c allo Specchio di Grifone.
Il giorno dopo Adam si è trovato sotto il famoso fungo di Cornalba dove ha ripetuto la storica Les Sindacalistes 8c+. Liberata da Beppe Dallona nel lontanissimo 1995 dopo un corteggiamento di nove mesi, all'epoca la via era considerata una delle più difficili d'Italia, non a caso visto che fino ad oggi era stata ripetuta solo da Cristian Brenna e Stefano Alippi. Adam è riuscito al secondo tentativo (cominciate a vedere la simmetria?), poi invece è arrivata la salita che per certi versi ci ha colpito di più: la on-sight di Outsider.
Come alcuni forse si ricorderanno, questa via quotata 8a+/8b era stata liberata da Simone Moro nel 1989 quando era preso soprattutto dalla roccia e non dagli 8000, ed era poi stata salita a-vista da Alberto Gnerro il 1 aprile del 1990, come dire un secolo fa, e quindi da un “certo” Manolo nel 2006. Quando ha saputo la notizia, Alberto ci ha confidato: "Era ora, sono contento. Poi Sindacalistes e Outsider in giornata... Adam sì che è forte!" Appunto! Ma per tornare all'inizio, alla storia, viene da pensare che se si guarda in prospettiva non sono stati meno forti i vari Dallona, Brenna, Alippi e Gnerro, per non parlare di Manolo e tutta la compagnia degli inventori della nuova arrampicata.
DUE GIORNATE D'ARRAMPICATA TRA ANGELONE E CORNALBA
di Adam Ondra
Devo ammettere che sono rimasto stupito da Cornalba. Avevo sentito molte cose positivi su questa falesia ma la realtà è stata ancora migliore di quello che mi aspettavo. Ogni via è eccezionale. L'arrampicata è “vecchio stile”, tecnica su piccole liste. Ma la cosa più importante è che ci sono vie perfette ancora da chiodare e liberare. E' per questo che l'ho definita come la falesia del futuro. Inoltre, Cornalba ha anche una storia importante.
Quest'ultimo weekend (venerdì 20 marzo) l'ho iniziato all'Angelone, una falesia a circa 20 minuti da Lecco in direzione nord-ovest. Ho incontrato molti arrampicatori locali che mi hanno mostrato un settore con un paio di progetti ancora da liberare.
A prima vista la falesia non sembra molto bella o impressionante, ma le vie sono molto più difficile di quello che sembra! Sono riuscito nella prima salita di Riti Tribali 8c+, che per il suo calcare è una via molto speciale. Dopo una sezione di 8b si arriva ad un passaggio chiave molto strano su svasi e rovesci... sono gli svasi più strani che io abbia mai incontrato sul calcare... Poi alla fine della giornata sono riuscito a liberare un'altra via, Nonono 8c.
Sabato invece è arrivato il momento di Cornalba e di Les Sindicalistes. La via mi è molto piaciuta. Si, è abbastanza “bricolata”, ma devo anche ammettere che sarebbe impossibile salirla senza quegli aggiustamenti. L'ho trovata morfologica, se fossi ancora alto 1 metro e 70 come un anno e mezzo fa, sicuramente non l'avrei fatta al secondo tentativo.
Dopo ho provato l'8c di Zuper Mandrake a-vista ma sfortunatamente sono caduto perché ho tenuto una presa con la mano sinistra invece della destra. All'imbrunire invece è arrivata la ciliegina di Outsider.
E' stata una grandissima performance quando Alberto l'ha salito a-vista quasi 20 anni fa! Non credo sia 8b, ma in ogni caso non è una via ideale da salire a-vista perché ci sono tante prese nascoste e non ovvie.
Adam
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